PITTI TASTE FIRENZE, DAL 2 AL 7 FEBBRAIO

Tratto da Gambero Rosso 

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Quasi un anticipo di primavera, l'appuntamento a Firenze con Pitti Taste. In viaggio con le diversità del gusto che – come di consueto – si sdoppia con un programma ufficiale, quello nella Fortezza da Basso e uno extra che invade strade, negozi, ristoranti e hotel della città: un fuori salone che qui si chiama Fuori di Tasteche cresce di anno in anno colonizzando spazi diversi con un'ondata energica di iniziative, cene a tema, presentazioni ed eventi creati per gustare i prodotti di Taste nei locali più belli della città.

Abbandonata lo scorso anno la storica Leopolda, l'approdo alla Fortezza ha segnato una nuova era dell'evento, che ha potuto così crescere e ampliarsi sempre nel segno della continuità “Taste ha cambiato pelle, pur rimanendo fedele a se stesso”, dice Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine. “Il passaggio alla Fortezza da Basso - che si è reso necessario durante la pandemia - ci ha offerto l'occasione giusta per far esprimere al salone tutto il suo potenziale. La nuova scenografia è piaciuta in primis alle aziende: il 90% dei partecipanti alla scorsa edizione torna nel 2023”.

Pitti Taste in numeri e aziende
500 espositori, oltre 80 aziende new entry, selezionate tra le oltre 250 richieste di partecipazione pervenute, e una presenza di buyer in arrivo da tutto il mondo, inclusi i mercati emergenti, in cerca del meglio delle nostre produzioni enogastronomiche, frutto della cultura dei luoghi e dell'impegno di produttori piccoli e grandi, aziende agroalimentari spesso di impronta familiare, con storie che fondono rispetto della tradizione, tutela del territorio, ma anche creatività, intuizione e visionarietà.

Tra i nuovi arrivi ci sono marchi come Guido Castagna, Alici di Menaica, Dolcemascolo, L'Uovo d'Oro Bio, Maiale Tranquillo, Mieli Thun, Pane e Pace, Molino Paolo Mariani, e molti altri che si affiancano ad aziende di riferimento, come Antica Macelleria Falorni, Devodier Prosciutti, La Nicchia Pantelleria, La Via del Te', Luigi Guffanti 1876, Nocciolini di Chivasso, Olivieri 1882, Pastificio Gentile di Gragnano, Pesto Rossi 1947, Peter in Florence, Prosciuttificio Dok Dall'Ava, Renato Bosco Bakery.

Confermata anche la presenza di Guido Tommasi con il suo bookshop al Piano Attico del Padiglione Centrale. Il format è quello che da oltre 15 anni contraddistingue l'iniziativa firmata Pitti: l'esposizione del meglio della produzione agroalimentare nostrana, inuma mix di tendenze e classici inossidabili del food & beverage, realtà emergenti e marchi storici selezionati sempre con sguardo attento all'alta qualità. Un evento rivolto ad addetti ai lavori e appassionati, un popolo sempre più numeroso: nell’edizione di marzo 2022 ci sono stati circa 7.000 visitatori nei tre giorni, 5.000 operatori del settore, quasi 500 compratori estero e 50 paesi di provenienza).

Il tema di Pitti Taste 16
Jazzy Taste è il tema di quest'anno, una celebrazione dell'incontro tra cibo e musica, sul filo dell'improvvisazione, delle libere associazioni, gli accostamenti inediti e la voglia di sperimentare tipici di questo genere musicale. Un mood che detta il ritmo dell'edizione numero 16 della manifestazione, come sempre preceduta e accompagnata da una comunicazione di forte impatto, quest'anno firmata da Auge Design. Stavolta sono – ovviamente – gli strumenti musicali, ma in versione golosa, ad accompagnare la tre giorni fiorentina: clarinetto, sax, tromba e percussioni.

Talk, tavole rotonde e incontri di Pitti Taste
Da una parte i Taste Ring di Davide Paolini, dall'altra i Taste Talk: le occasioni di incontro e confronto sono diverse nell'Arena. Si parte sabato 5 febbraio alle 11 con il Ring su Come reperiscono le materie prime di qualità i grandi hotel? Appuntamento fra Food&Beverage manager dell’hotellerie e artigiani del cibo, con Giancarlo Carniani (general manager Top Florence), Gabriele Fedeli (corporate F&B director Lungarno Collection), Alessio Anedda (F&B manager Four Seasons) assieme a Claudio Cerati (Upstream) e Andrea Porro (Giò Porro Bresaola). Sempre sabato 4, alle 15, L’origine della materia prima in etichetta: un must da difendere e, alle 16, Il suoni del cibo sulla relazione tra suono la percezione del cibo, con la giornalista e scrittrice Anna Prandoni, un musicista, uno chef e un tecnico del suono e dell’insonorizzazione nei ristoranti. Il giorno successivo, alle ore 11, il Talk Quel che i giovani non dicono (ma fanno) e, alle ore 15, il Ring La rivincita della pasta secca nella cucina d'autore, che riflette su questo alimento centrale nella cucina italiana, espressione di un artigianato di valore che porta in consegna la nostra storia e le nostre tradizioni. 

È il prodotto su cui si focalizza questa edizione di Taste. A parlarne: Andrea Cavalieri (Pasta Cavalieri), Alberto Zampino (Pasta Gentile), assieme agli chef Igles Corelli, Fulvio Pierangelini e Vito Mollica. Di pasta si parla anche in alcuni Taste Talks: Pasta Couture / Haute Cottur Il senso della moda per la pasta, un percorso tra parole e immagini sulla relazione tra pasta e moda, tra estetica, eros e gusto (il 5 alle ore 16) e Ecco di che pasta son fatte le donne! Un confronto tra diverse generazioni, culture, tradizioni: partecipa una Sfoglina, Xin Ge Liu de Il Gusto Dim Sum, Matilde Pettini di Dalla Lola (il 5 alle ore 17). Lunedì è il turno di Mi dedico alla terra, alle ore 11, che indaga sul perché sempre più donne hanno scelto di dedicarsi all'agricoltura, e alle 12, Italian sounding: un danno economico e qualitativo al Made in Italy.

Firenze va FuoriDiTaste 2023: il programma

Non c'è solo la Fortezza da Basso: anche in questa edizione Pitti Taste si sposta nelle strade della città, con un ricco calendario che promette di invadere in modo goloso l'itero capoluogo toscano. Ecco la nostra selezione:

Giovedì 02 febbraio
A Toscanino, sopra la Rinascente, va in scena Caterina va in Giappone...ma con le mani in pasta! aperitivo dalle 18.30 in cui la bartender montecatinese Francesca Gentile creerà un pairing a base di Floressence Tuscan Dry Gin con la pizza in versione Uramaki del pizzaiolo Manuel Maiorano, e al Crunchy Shokupan, il lievitato ispirato al pane giapponese, di Gabriele Dani. Sempre nel mondo pizza e sempre alle 18.30, nel nuovo Tiratissima va in scena Doppia C: per essere originali! con il cioccolato al carrello di Noalya proposto in varianti di gusto e consistenza abbinati alla focacce, dall'antipasto al dessert.

Tra i protagonisti della serata anche l'Antica Macelleria Falorni che per l'occasione presenta la sua punta di diamante: il prosciutto affinato sotto la cenere. Sempre per il binomio salumi/aperitivo, dalle 19 all’Alimentari del 25 Hours Hotel aperitivo con i prodotti del Salumificio Mannori insieme ai vini del Castello Vicchiomaggio. A unire il tutto, l'olio del Consorzio Olio IGP Toscano, versato sul pane caldo, edil clima vero della Toscana alimentare prende forma. Alle 20.30 la Trattoria Da Burde (via Pistoiese 154) ospita la Presentazione del libro di Stefano Canosci Pizza Revolution, con una cena a quattro man che vede coinvolti Paolo Gori e Stefano Canosci.

Venerdì 3 febbraio
Alle 18 l’Harry’s Bar sul lungarno Vespucci ospita la masterclass di presentazione di Maite, distilleria libera di Marina di Carrara che oltre ai gin Spiaggia Lunga e il nuovo Fiamma presenta la vodka Statuaria, distillata nel marmo bianco di Carrara. Alle 19 presso Regina Bistecca va in scena Follie da Regina, cena degustazione insieme a Carlo Giusti de Le Follie di Carlo Giusti che alleva in Toscana animali in libertà e di cui sapientemente ne trasforma le carni in singolari eccellenze culinarie: Il Piccione viaggiatore, il Gallo nero del Chianti, il Black Angus, la Chianina, la Pecora estinta, il Cintale brado, interpretate dallo chef Vincenzo di Lorenzo.

Per chi vuole unire la cultura alla gastronomia, al Teatro del Sale va un scena Galeotto fu il risotto di Leonardo Romanelli, uno spettacolo che racconta la vita di un cuoco che, giunto a fine carriera, tira le somme della sua esistenza, ripercorrendo gli anni passati a lavorare con i grandi chef e nelle più modeste osterie, nelle navi come nei grandi alberghi, e giudica con fare sarcastico il moderno operato dei cuochi diventati personaggi dello spettacolo, con un fare ironico e divertente. Il tutto mentre cucina un risotto. Gli ospiti potranno assaggiare il risotto con riso Carnaroli del Principato di Lucedio e il tartufo di Savini Tartufi insieme ad altre portate preparate con legumi dell’azienda Bioalberti e pomodori del Piennolo di Sapori Vesuviani, produttori selezionati e rappresentati negli Stati Uniti da Gustiamo. Ad allietare la serata, i vini di Val di Suga Montalcino.

Sabato 4 febbraio
Per chi avesse bisogno di ricaricarsi dopo la serata precedente, prima di entrare in fiera è obbligatoria la tappa presso Ditta Artigianale dove si svolge La colazione ritrovata con i dolci di Olivieri 1882 e le tisane biologiche di Wilden Herbals. Lancio nazionale da non perdere quello che va in scena alle 18 presso l’Harry’s Bar sul lungarno Vespucci: Fabrika Cioccolato Asiagopresenta la praline, veri gioielli artigianali ripieni di ingredienti fuori dal comune: i cioccolatini sono infatti al formaggio Asiago, speck, miele, distillati come il Kranebet e altre eccellenze dell’Altopiano di Asiago. In abbinamento, per l’occasione, il Gin 52 Mule Road, espressione delle prealpi vicentine.

Dopo tanti aperitivi a questo Taste tornano protagoniste anche le cene, come quella l’Acetaia del Duca che si affida allo chef Giuseppe Papallo e al suo Architettura del Cibo per un menu che sia un viaggio di sapore alla scoperta dell’oro nero di Modena. Per gli amanti dell’arte bianca, alla Pizzeria Starita, la serata è Non è margherita. È Starita!, cooking show di Antonio Starita incentrato sul rito della vera Pizza Napoletana. Nel 50Best Bar Locale, invece, la serata si fa dolce con The Power of Flowers evento che vede protagonisti i Mieli Thun per la creazione di un cocktail e di un piatto per scoprire la versatilità del miele.

Domenica 5 febbraio
Alle 18 continua l’ormai rituale appuntamento all’Harry’s Bar, questa volta per celebrare il Re dei Re, pluripremiato liquorificio livornese di Fabio e Piercristian Elettrico che festeggia il passaggio a distilleria presentando la sua gamma (Bitter Amaranto, Elektro Gin, Amarangela, Peach Brandy e Amarea) protagonista di un rebranding curato dall’artista Alfredo Del Bene, che conclude anche l’anno del decennale dell’azienda labronica. In quello che per ora è la nuova apertura più interessante del 2023, ovvero il ristorante cinese fine dining il Gusto di Xinge, l’evento di domenica è In Oriente tra profumi di caffè, vini rockeggianti e liquori di anima antica a base delle specialità Dim Sum che avranno un profumo diverso con il caffè Corsini a fare da ingrediente particolare, mentre al bar si esibiranno Davide Pellegrini e Daniel Boccia dell'Opificio Nunquam per i cocktail, mentre i vini prescelti sono della Tenuta Il Palagio di Sting.

Per cena alle 20,30 invece l’Insolita Trattoria ospita una cena all’insegna delle variazioni sul tema della pasta, un viaggio culinario che mette a confronto la cucina dello chef Lorenzo Romano, la pasta del pastificio artigianale di Gragnano 28Pastai – la prima pasta certificata con la blockchain - e i pomodori dei Sapori di Corbara. Alternativa è “Spicchi d'Italia” con Gino Sorbillo e Mario Cipriano che presentano 4 pizze regionali per omaggiare Campania, Friuli, Toscana e Calabria in abbinamento con 4 vini. Apre la cena la degustazione di latticini Fiordilatte di Napoli (Latteria Sorrentina). In collaborazione con Scatti di Gusto e Armatore Cetara.

Lunedì 6 febbraio
Ultimo appuntamento con le masterclass di Fuori di Taste 2023: all’Harry’s Bar The Garden (via Il Prato 42) in scena alle 18 la presentazione del gin e del bitter dell’azienda di Castagneto Carducci Gin’s Tuscany di Gabriele Vallebona e Riccardo Ceccanti. Dalle 18.30 la Vetreria (via del Proconsolo) ospita la preview della seconda edizione di Tavola Latina, il format cultural-gastronomico curato dal giornalista Giacomo Iacobellis che unisce Firenze al Sud America. Durante la serata saranno proposti i Cocktail con i prodotti Dovel preparati dai bartende di Jeffer Pisa, accompagnati dal finger food degli chef resident Salvo Pellegriti e dal guest Fancys Salazar del ristorante peruviano Sevi. Per cena a The Stellar Restaurant va in scena Una Toscana Interstellare, cena degustazione con il tartufo di Savini Tartufi, a cura dello chef Luigi Bonadonna e pairing di cocktail dell'Alchimista Nicola Spaggiari, con le botaniche di Peter in Florence. Infine, per tutta la settimana dal 2 al 7 febbraio il Grand Hotel Sina Villa Medici ospita la mostra Artender – il mondo del bar visto attraverso l’arte curata da Federico S. Bellanca col supporto di Italicus, il noto rosolio di bergamotto.

Il mondo del bar e della mixology visto con gli occhi di giovani artisti multidisciplinari, raccontato con le opere di giovani artisti multidisciplinari: dalla pittura alla fotografia, dalla grafica al fumetto, fino agli NFT. “I bar sono da sempre spazi di aggregazione e luogo ideale per la creatività" spiega Bellanca "e abbiamo voluto restituire valore alla ‘cornice’ rendendola parte della tela”. Sarà possibile acquistare le opere, e il ricavato andrà in beneficenza all’Associazione Solidarietà e Sanità Onlus, che dal 2000 opera in El Salvador e Guatemala a favore delle popolazioni locali. Ingrediente povero, ma ricco di sostanza, per un italiano la pasta è sinonimo di casa, radici, convivialità, tavola. Esiste infatti alimento migliore per esprimere l’identità gastronomica nazionale? Forse no ed è per questo che Pitti Taste ha scelto di dedicarle la sedicesima edizione, in scena dal 4 al 6 febbraio per la seconda volta alla Fortezza da Basso di Firenze.

 

Tratto da Cibovagare N°24 del 03/02/2023

I Taste Ring di Davide Paolini
Il reperimento delle materie prime negli hotel e la rivincita della pasta secca saranno i temi dei Taste Ring di Davide Paolini, che si terranno nell’Unicredit Taste Arena, ubicata nel Piano Attico del Padiglione Centrale:

Sabato 4 febbraio - ore 11.00
Dove si approvvigionano di prodotti i grandi hotel?
Un confronto fra Food&Beverage manager dell’hotellerie e artigiani del cibo sulle possibilità di collaborazione.
Partecipano: Gabriele Fedeli (Corporate F&B Director, Lungarno Collection), Alessio Anedda (F&B Manager, Four Seasons), Martino de Rosa (CEO, At Carmen), Andrea Porro (Giò Porro), Giordano Palazzo (Coda Nera).

Domenica 5 febbraio – ore 15.00
La rivincita della pasta secca
Perché la cucina stellare per anni non ha utilizzato la pasta secca e poi, all’improvviso, c'è stato il boom di spaghetti al pomodoro e alla cacio e pepe?
Partecipano: Andrea Cavalieri (Pastificio Benedetto Cavalieri dal 1918) e Alberto Zampino (Pastificio Gentile di Gragnano), assieme agli chef Igles Corelli, Fulvio Pierangelini e Vito Mollica.

Il giornalista sarà inoltre il moderatore di due Taste Talk, sull’origine della materia prima riportata nelle etichette dei prodotti e sull’italian sounding, in collaborazione con Coldiretti Toscana:
Sabato 4 febbraio Ore 15.00
L’origine della materia prima in etichetta: un must da difendere
Con Giovanni Fiori (Luigi Guffanti 1876), Savino Muraglia (Frantoio Muraglia), Luigi Scordamaglia (Filiera Italia), Ettore Prandini (Confederazione Coldiretti).

Lunedì 6 febbraio Ore 12.00
Italian Sounding: un danno economico e qualitativo al Made In Italy
Con Beatrice Ughi (Gustiamo), Fabrizio Filippi (Consorzio olio Toscano IGP), David Granieri (UNAPROL Consorzio Olivicolo Italiano) e Francesco Maggi (Casabase).

Le novità di Taste 16
Moltissime le novità di questo Pitti Taste, la cui campagna di comunicazione lanciata da Auge Design con il nome di Jazzy Taste, vuole sottolineare l’assonanza tra il cibo e la musica. In particolare è evidente il parallelismo tra la libertà e la voglia di sperimentare del jazz e i sapori del salone che si combinano tra di loro, creando spesso accostamenti innovativi e riusciti. Protagoniste della manifestazione, ancora una volta, le oltre 500 aziende (di cui più di 100 nuove) che presentano i loro ricercati prodotti a un pubblico sempre più internazionale di buyer e appassionati del settore.

Storie di famiglia, di imprenditoria giovanile, di passione e di sacrifici portano alla ribalta tutti i territori italiani attraverso la scoperta del gusto. “Taste ha cambiato pelle, pur rimanendo fedele a sé stesso”, dichiara Agostino Poletto direttore generale di Pitti Immagine, e aggiunge: “il passaggio dalla Stazione Leopolda alla Fortezza da Basso ci ha offerto l’occasione giusta per far esprimere al salone tutto il suo potenziale”. E alle aziende questo cambiamento è piaciuto, tanto che il 90% degli espositori della scorsa edizione ha confermato la sua presenza.

Il Taste Tour e i Fuori di Taste
Dopo lo stop obbligato tornano le degustazioni in tutti gli stand, quindi anche gli espositori dotati del modulo bancone potranno far assaggiare i loro prodotti. Il TASTE TOUR partirà dal Piano Attico del Padiglione Centrale (con il mondo dei salati) per proseguire al Piano Terra che accoglierà, a fine percorso, anche una proposta “ibrida”, fino ad arrivare ai dolci riuniti nel Padiglione Cavaniglia. La sezione TASTE TOOLS rinnoverà la propria offerta con accessori per la tavola e per la cucina, tra tecnologia e lifestyle. Al Piano Terra del Padiglione Centrale trova posto anche la TASTE SPECIAL AREAcon un focus sugli Amari: una selezione di 13 etichette artigianali che rappresentano l'eccellenza del made in Italy in questo settore. 

Al termine del percorso, nel Padiglione Cavaniglia, l'immancabile TASTE SHOPdove acquistare i prodotti scoperti durante la visita. Dal salato al dolce, dai soft drink agli spirits, dal vino alla birra, Taste è l’occasione per conoscere prodotti inediti realizzati da artigiani provenienti da ogni regione dello stivale e nuove tendenze legate al mondo del cibo e della mixology. Firenze torna a ingolosirsi grazie a Taste: la città sarà intrisa da un’atmosfera unica grazie al calendario off dei Fuori di Taste, che porta nei locali un po’ dei gusti ricercati della Fortezza da Basso.

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