PROSIT CON IL PINOT NERO CASANOVA 2020

di Giuseppe Casagrande

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Il gioiello della Tenuta Castello di Spessa premiato al Concorso nazionale di Egna con l'Oscar di miglior vino del Friuli Venezia Giulia. La soddisfazione del patron Loretto Pali e dell'enologo trentino Enrico Paternoster.

Enrico Paternoster, l'enologo trentino responsabile di produzione nonché winemaker dei vini-icona della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige, continua a mietere successi in Trentino, ma anche fuori regione. L'ultimo dei suoi gioielli, il Pinot Nero Casanova Castello di Spessa di Capriva del Friuli (Collio goriziano), è stato premiato con l'Oscar di miglior Pinot Nero del Friuli Venezia Giulia al Concorso Nazionale di Egna e Montagna riservato all'annata 2020.

Un riconoscimento prestigioso da parte di una giuria internazionale

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Un riconoscimento di assoluto prestigio sancito dalla giuria internazionale di questo importante concorso che ogni anno vede in gara i più blasonati Pinot Nero della Penisola. Per la prima volta quest'anno è stata introdotta la classifica per zone vitivinicole per sottolineare il carattere nazionale che lo anima e per valorizzare quanto più possibile le diverse tradizioni e stili di produzione del Pinot Nero in Italia. La cerimonia con proclamazione dei vincitori si è tenuta a Egna nell’ambito della 25° edizione delle Giornate altoatesine del Pinot Nero.

La soddisfazione di Loretto Pali, patron dell'azienda vitivinicola Castello di Spessa

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"Siamo veramente orgogliosi di questo riconoscimento, che ci sprona a continuare lungo la via intrapresa di valorizzazione del Pinot Nero" ha dichiarato Loretto Pali, proprietario dell’Azienda vitivinicola Castello di Spessa, nonchè grande estimatore del Pinot Nero. "Un vino in cui crediamo molto e nella cui produzione abbiamo messo, e continuiamo a mettere, cuore, testa, passione. Molti sostengono che il Pinot Nero sia una varietà difficile. Lo è indubbiamente, ma per noi non è una sfida produrlo. Vogliamo dimostrare che il nostro generoso Collio può essere un territorio in cui, oltre ai vitigni storici, anche il Pinot Nero può esprimere egregiamente la propria straordinaria personalità."

Giacomo Casanova definì i vini del Castello di "qualità eccellentissima"

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"Il Pinot Nero Casanova - ha precisato ancora Loretto Pali - è un omaggio all’amore per la nostra terra. Abbiamo voluto dedicare questo nostro vino ad un personaggio che da sempre impersona passione ed amore, Giacomo Casanova che nel Setttecento fu ospite del Castello di Spessa e ne apprezzò i vini, definendoli di qualità eccellentissima." Di un profondo colore rubino intenso, il Pinot Nero Casanova presenta al naso note ammalianti di frutti rossi con piacevoli sentori speziati. Al palato è vellutato ed elegante, con lungo e ampio finale di lampone e spezie. Si abbina egregiamente a carni d’agnello e formaggi di media stagionatura, ma anche con alcuni piatti di pesce.

 

Vino elegante e vellutato: è affinato nelle antiche cantine scavate sotto il castello

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Il Casanova proviene dalle vigne che abbracciano il Castello di Spessa (fra cui la Vigna dei tre Pinot, oltre al Pinot Nero, il Pinot Bianco e il Pinot Grigio) ed è il risultato di un attento ed appassionato percorso di sperimentazione e di ricerca della qualità, nel pieno rispetto della varietà e del terroir. Ad attribuirgli l’inconfondibile carattere di eleganza e nobiltà contribuisce in maniera determinante l'esperienza pluriennale dell’enologo nonchè winemaker trentino Enrico Paternoster. Il vino viene affinato nelle cantine medievali scavate sotto il castello, le più antiche e scenografiche del Collio. Un bunker scoperto nel 1987 durante i lavori di ristrutturazione dell'antico maniero. Vi si accede da una suggestiva scalinata ed è il luogo ideale (con temperatura costante di 14 gradi) per l'affinamento dei vini della Tenuta.

Già nel 1909 vinse la medaglia d'oro a Vienna al concorso tra i vini dell'Impero0

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Il winemaker Enrico Paternoster con il giornalista Giuseppe Casagrande e il prof. Francesco Spagnolli.

Una curiosità: dai cenni storici sul Castello di Spessa emerge che già all'inizio del Novecento il direttore della tenuta Rudolf Wilhelm Gareis (enologo tedesco di chiara fama) si dedicava con successo alla produzione del Pinot Nero. Nel 1909 il Pinot Nero del Castello di Spessa vinse la Medaglia d'oro (una delle più alte onorificenze) al concorso di Vienna tra i vini delle province dell'Impero. Al concorso parteciparono numerose aziende della Contea di Gorizia, che furono giudicate tra le migliori a testimonianza della vocazione del "terroir" verso questa tipologia di vino. Un prezioso lascito del passato, che viene oggi conservato e valorizzato dalla cantina di Loretto Pali. In alto i calici. Prosit!

 

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